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Thursday, 8 April 2010

Dalla Russia con amore

Dunque, questi sono gli accessi a www.albertoarcangeli.com della prima settimana di Aprile:
Quindi, mi sa che andrò in tour con i Ricchi e Poveri, dividerò il pullman con Pupo, Romina Power e Toto Cutugno. Ecco perchè l’altra mattina mi sono svegliato con in testa “sono un italiano, un italiano vero”: mi allenavo per i bis.

Monday, 15 March 2010

Shaker Village

Allora, una volta ho letto uno di quei libri tipo "Tutto quello che avreste voluto sapere su come scrivere una tesi di laurea ma non avete mai osato chiedere" - a dire il vero, non l'ho letto tutto, e poi l'ho letto dopo aver scritto la tesi, ma adesso mi sa che non importa - insomma, dicevo che ho letto questo libro, e c'era un esempio in cui si spiegava a chi si accingeva a scrivere una tesi che, solitamente, lo scrittore-di-tesi attraversa un primo momento di euforia, poi uno di sconforto in cui gli pare di aver sbagliato tutto, fino a toccare un minimo (in cui, alcuni lo sapranno, la funzione avente come ascissa il tempo e come ordinata una misura del "grado di confusione o insoddisfazione" ha la sua derivata prima pari a zero, e la seconda positiva) dal quale risale velocemente fino alla conclusione del lavoro. Da qualche parte del libro ci sarà sicuramente stata qualche avvertenza del tipo "non scrivete dei periodi troppo lunghi" ma, come già detto, io ne ho letto solo un pezzo.
In ogni caso, quello che volevo dire è che l'altro giorno mi è parso di oltrepassare il periodo di minimo nella registrazione del nuovo CD. E infatti, stasera comincio a registrare la voce nelle nuove canzoni, a cominciare da "Shaker Village", che è il titolo provvisiorio di un pezzo che mi è venuto l'anno scorso in Kentucky (a proposito, appunto, dello "Shaker village", una di quelle comunità religiose americane che si vedono nei film). Che poi, siccome non riesco a scrivere di una cosa per più di qualche riga (tranne oggi, ovviamente), ne parlo solo la prima strofa, e poi divago non so nemmeno io dove. Va be'.

Adesso mi mangio un hamburger con patatine e poi vado giù. Ciao.

Wednesday, 10 March 2010

Getting better

Il mondo è molto più bello da quando nei supermercati ci sono i succhi di frutta freschi 100% frutta.

Monday, 15 February 2010

Happy Jack


Io adoro quando, in Happy Jack degli Who, arriva la frase “And they couldn't prevent Jack from being happy”, e il coretto, invece del solito “la-la-la”, comincia a cantare “laugh-laugh-laugh”. Ogni volta mi metto a ridere*.

Questo fine settimana ho visto al cinema Amabili Resti e mi ha deluso. Le scene ambientate nel “mondo di mezzo” sono imbarazzanti e la colonna sonora stucchevole di Brian Eno, una sorta di new-age eterea, non aiuta affatto. Insomma, nulla di che.

Invece, ho rivisto per la terza volta Bastardi senza gloria, in lingua originale: bellissimo. Tra l’altro, gli attori sono strepitosi, il che mi fa pensare che il merito sia, più che degli attori stessi, della sceneggiatura e della regia di Tarantino. E’ difficile essere non credibili con dei dialoghi del genere, anche quando tutto intorno è grottesco e/o surreale.

Per finire, l’immagine qui sopra è di quel genio di Saul Bass. Se non lo conoscete già, vi consiglio di fare un salto qui o qui (e magari scoprire che lo conoscevate già, ma solo di vista).

*la canzone parla di una persona “semplice”, che tutti i ragazzini prendono in giro (ad esempio, perché quando prova a cantare è sempre stonato) oppure tormentano (They dropped things on his back) ma, nonostante tutto, nessuno riesce ad impedirgli di essere felice (And they couldn't prevent Jack from being happy).

Wednesday, 20 January 2010

Un po’ di cose qua e là

Io, per un vivere sano, comincio sempre la mia giornata facendo sport. Cioè, corro dal parcheggio all’ufficio, dato che la mattina son sempre in ritardo. Credo che il ritardo mi mantenga in forma.

In più, a natale mi hanno regalato il bellissimo ‘The Velvet Underground: A New York Art’. Non una biografia, come quelle che si trovano nel solito reparto musica delle librerie, ma una monografia vera e propria con, tra l’altro, bellissime immagini e alcune interviste imperdibili a Lou Reed (consigliate soprattutto a chi ancora non conosce a memoria tutta la discografia dei Beatles, così magari fa in tempo a redimersi).

Ho visto anche un bellissimo concerto per pianoforte di Maurizio Baglini al teatro Rossini di Pesaro, musiche di Scarlatti, Debussy e Musorsgkij (in ordine di gradimento inverso). Se capita dalle vostre parti, andate a vederlo.

Invece EVOLUTION di Anthony Heinl (ex danzatore Momix) è stata una delusione su tutti fronti. Non vado oltre, perché è più bello dir bene che male.

Ah già, ho registrato il pezzo per il progetto Albanopumpkins, con largo anticipo sui tempi di realizzazione. E’ molto carino.
Ho anche comprato un crema di nocciole e cacao artigianale, di cui ora non ricordo il nome. Ma per voi è un bene che non lo ricordi, perché questa crema è un droga. E si sa che la droga fa male, soprattutto se è piena di burro di cacao.
Per il resto tutto bene.

Wednesday, 25 November 2009

(ancora sul) Charango, timpani ed altre amenità

Insomma, sono ancora lì a lavorare al pezzo col charango, che mi fa dannare. Non per il charango in sé, che è bellissimo, ma per il resto dell’arrangiamento che non funziona come dovrebbe. Però ho trovato la soluzione: i timpani. Devo solo trovare qualcosa che suoni come i timpani (quelli dell’orchestra) e tutto si risolve. Domani sera ci provo.

Intanto, stasera cena a base di tartufo. C’ho già fame.

Paolino mi ha fatto notare che i nuovi pezzi sono molto più acustici di quelli di Dreamsongs. In effetti, è vero. Anche se i pezzi elettrici in quell’album erano soprattutto le cover, non i miei. Mi sento molto bucolico.

Ciao.

Thursday, 19 November 2009

Happening

Ieri c’era un happening al cinema, per la prima visione di New Moon (della saga Twilight). Il film la cui visione è stata un vero proprio evento, fin dai titoli di testa, accolti con una serie di esclamazioni e sospiri da quasi tutte le presenti. Quanto al pubblico, mi aspettavo orde di ragazzine adolescenti in adorazione, e invece c’erano donne d’ogni età, pur sempre in adorazione. Una adorazione veramente imbarazzante. Ad esempio, l’entrata in scena seguita da primo piano al rallenty di Robert Pattinson (il vampiro) è stata accolta da un’isteria di sussulti, e gridolini (“bello!”, “ooohhhh…”, “bravo”) con tanto di applauso spontaneo. Questa incontrollata reazione è stata comune a tutta una serie di scene altamente significative: Taylor Lautner (il licantropo) che si toglie la maglietta, qualcuno che fa vedere i pettorali, o gli addominali, altri primi piani al rallenty, e così via. Intanto, io mi ero portato al cinema cioccolata, liquirizie, caramelle gommose e mais tostato, e ad un certo punto, a causa di questo mix, complice anche l’aria condizionata che non voleva partire, stavo mettendo in pratica tutta una serie di esercizi per non svenire (tipo contrarre i muscoli, non iperventilare), dato che mi sentivo veramente male. Quindi qualche punto fondamentale del film posso essermelo perso.
In ogni caso, fate voi le vostre considerazioni, se vi va. A me è venuto in mente, ad esempio, che non ho mai visto uomini reagire in questo modo ad un’attrice in costume. Al massimo senti il vicino che dice “va che tette!”, ma mica diventa un evento da applauso a scena aperta. E insomma, fra un’allucinazione da mix cioccolata-liquirizie-caramellegommose-maistostato e l’altra, mi dicevo, così senza averci riflettuto, che se il potere economico fosse delle donne, il mondo di velini e valletti sarebbe molto più ridicolo dell'attuale. Ma forse no, è squallido uguale, solo che non ci sono abituato.

En passant: il mondo è davvero pieno di buona musica, ne scopro in continuazione, ma in radio non ce n’è traccia.

Friday, 13 November 2009

Mele o pere? Liberta o morte? Burro o cannoni? (burro? cannoni?...)

Ad esempio, ci si potrebbe chiedere – domanda scontata, questione banale, di quelle che informano le costituzioni e i testi di filosofia morale, quelle che la soluzione è nel buon senso e quindi si ha sempre ragione. Oppure mai – ci si potrebbe chiedere, dicevo, dove finisca la propria libertà e cominci quella degli altri. Ma è meglio non chiederselo... ahahah!

Comuque, aveva ragione Gulliver a dormire coi cavalli. E a me non dispiacerebbe affatto essere autarchico.

Friday, 23 October 2009

Pensiero profondo del venerdì

Ebbene, l’odierno pensiero profondo appartiene a Jack White (White Stripes) e recita così:

"do not trust people who call themselves musicans or record collectors who say they don't like Bob Dylan or The Beatles. They do not love music."

E io son completamente d’accordo. Tra l’altro la frase continua così:

"They love record sleeves and getting attention for their hobby, but they don't love music."

Detto questo, io c'ho fame, non so voi.

Thursday, 3 September 2009

Tips and tricks for the bad Violin player*

When I play the violin in my songs, I usually record the same part** at least 15 times. Then I proceed that way:
- remove all the takes that sound like truck brakes squeeling;
- remove all the takes that sound like a cat screaming;
- remove all the otherwise bad takes.

Is there any take remaining? If so, then apply auto-tune to that take*** and rejoice. If not, start again from the beginning.

That’s all!



* Ho notato che ogni volta che faccio un post, poi ho degli accessi da vari stati sparsi nel mondo (Usa, Belgio, Turchia ed altri), così mi son detto che forse è il caso di far capire anche a loro quello che scrivo. Poi magari appena capiscono smettono di venire… ahahaha!
** and the part must be very simple and short.
*** usually there is only one take left.

Monday, 22 June 2009

Nastri e tabù

Alla fine, arriva sempre il momento in cui decido di tirar fuori i vecchi nastri (quelli dove registro i provini) alla ricerca di qualcosa di buono per farci una canzone, o da inserire in qualche canzone. Questi nastri sono, ovviamente, pieni di pezzetti che ho perlopiù dimenticato, ma il fatto è che c’è una ragione se li ho dimenticati: sono orribili. Non li ho semplicemente dimenticati, li ho rimossi! A questo si aggiunge il fatto che potrebbe anche capitarmi fra le mani un nastro di quelli più vecchi (tengo tutto, compulsivamente, ma disordinatamente), e quindi qualche pezzo che non solo mi sembra tremendo ora, ma mi è sembrato tale chissà quante volte negli ultimi vent’anni. Tipo una agghiacciante coazione a ripetere.
Allora mi chiedo: ma non è meglio se li cancello? Mi faccio questa violenza ora, per non farmela in futuro, come Ulisse con le sirene. Appena sento un pezzetto di quelli da brivido “zac!”, lo cancello e non esiste più. Però, mi rimarrebbe il dubbio di aver cancellato un capolavoro che avrei capito solo fra altri vent’anni (qui il pubblico ride).
Anche se alcune cose sono veramente imbarazzanti.
Insomma, sono cose da tenere nascoste.
Cose che non farei sentire a nessuno.
Cose che se qualcuno le sentisse, poi dovrei ucciderlo.

Tuesday, 19 May 2009

Indie, sporco e cattivo

Stamattina mi sono alzato e mi sono accorto di essere indie. Davvero non me ne capacito. Ieri sera ero lì, ad ascoltare i Beatles e i Rolling Stones, e avevo mille donne se cantavo Help o Ticket to ride, eccetera eccetera, e adesso sono indie. Mio Dio, dev’essere stato qualcosa nella torta pasqualina. Oppure no, ho preso il virus da piccolo. Tipo quando guardavo Bergman e fuori orario alle tre del mattino, e mi ero infatuato di Bibi Andersson. In realtà ero già infetto, quelli erano i sintomi. E ho il mio bel da fare a cercare di nasconderlo sotto il mio maglioncino a “v” e la camicia button down, non ce la farò mai. Uffa.

Monday, 11 May 2009

Wednesday, 29 April 2009