Monday, 15 March 2010

Shaker Village

Allora, una volta ho letto uno di quei libri tipo "Tutto quello che avreste voluto sapere su come scrivere una tesi di laurea ma non avete mai osato chiedere" - a dire il vero, non l'ho letto tutto, e poi l'ho letto dopo aver scritto la tesi, ma adesso mi sa che non importa - insomma, dicevo che ho letto questo libro, e c'era un esempio in cui si spiegava a chi si accingeva a scrivere una tesi che, solitamente, lo scrittore-di-tesi attraversa un primo momento di euforia, poi uno di sconforto in cui gli pare di aver sbagliato tutto, fino a toccare un minimo (in cui, alcuni lo sapranno, la funzione avente come ascissa il tempo e come ordinata una misura del "grado di confusione o insoddisfazione" ha la sua derivata prima pari a zero, e la seconda positiva) dal quale risale velocemente fino alla conclusione del lavoro. Da qualche parte del libro ci sarà sicuramente stata qualche avvertenza del tipo "non scrivete dei periodi troppo lunghi" ma, come già detto, io ne ho letto solo un pezzo.
In ogni caso, quello che volevo dire è che l'altro giorno mi è parso di oltrepassare il periodo di minimo nella registrazione del nuovo CD. E infatti, stasera comincio a registrare la voce nelle nuove canzoni, a cominciare da "Shaker Village", che è il titolo provvisiorio di un pezzo che mi è venuto l'anno scorso in Kentucky (a proposito, appunto, dello "Shaker village", una di quelle comunità religiose americane che si vedono nei film). Che poi, siccome non riesco a scrivere di una cosa per più di qualche riga (tranne oggi, ovviamente), ne parlo solo la prima strofa, e poi divago non so nemmeno io dove. Va be'.

Adesso mi mangio un hamburger con patatine e poi vado giù. Ciao.

Wednesday, 10 March 2010

Getting better

Il mondo è molto più bello da quando nei supermercati ci sono i succhi di frutta freschi 100% frutta.

Monday, 15 February 2010

Happy Jack


Io adoro quando, in Happy Jack degli Who, arriva la frase “And they couldn't prevent Jack from being happy”, e il coretto, invece del solito “la-la-la”, comincia a cantare “laugh-laugh-laugh”. Ogni volta mi metto a ridere*.

Questo fine settimana ho visto al cinema Amabili Resti e mi ha deluso. Le scene ambientate nel “mondo di mezzo” sono imbarazzanti e la colonna sonora stucchevole di Brian Eno, una sorta di new-age eterea, non aiuta affatto. Insomma, nulla di che.

Invece, ho rivisto per la terza volta Bastardi senza gloria, in lingua originale: bellissimo. Tra l’altro, gli attori sono strepitosi, il che mi fa pensare che il merito sia, più che degli attori stessi, della sceneggiatura e della regia di Tarantino. E’ difficile essere non credibili con dei dialoghi del genere, anche quando tutto intorno è grottesco e/o surreale.

Per finire, l’immagine qui sopra è di quel genio di Saul Bass. Se non lo conoscete già, vi consiglio di fare un salto qui o qui (e magari scoprire che lo conoscevate già, ma solo di vista).

*la canzone parla di una persona “semplice”, che tutti i ragazzini prendono in giro (ad esempio, perché quando prova a cantare è sempre stonato) oppure tormentano (They dropped things on his back) ma, nonostante tutto, nessuno riesce ad impedirgli di essere felice (And they couldn't prevent Jack from being happy).

Thursday, 11 February 2010

Oggi, 11 febbraio 2010

Ho fatto una faraona che dire "buona" è un'offesa. E adesso di sotto a suonare.
Ciao.

Monday, 25 January 2010

Nuova recensione di Dreamsongs su Ondalternativa

"La felicità esiste, ne ho sentito parlare", a volte si può raggiungere con le piccole cose, come incappare in un cd del genere.
Il resto della recensione è qui.

Aggiungo solo che ieri ho fatto delle polpette buonissime. Le ho fatte così: ho usato per l'impasto carne macinata, pan grattato, parmigiano grattugiato, due uova, due patate e una manciata di fagiolini (prima bolliti e poi passati (sia le patate che i fagiolini)), noce moscata, pepe, sale. Le ho lasciate un po' mordibe, e le ho cotte al forno (250° per 15min circa), in modo che venissero croccanti fuori e soffici dentro (a questo servono le patate e i fagiolini).
A parte, ho fatto soffriggere in una capiente pentola dell'aglio, poi ho aggiunto pomodori pelati a pezzetti e piselli. Infine, ho fatto passare velocemente le polpette nella pentola col condimento.
Poi ho mangiato.
Tanto.

Wednesday, 20 January 2010

Un po’ di cose qua e là

Io, per un vivere sano, comincio sempre la mia giornata facendo sport. Cioè, corro dal parcheggio all’ufficio, dato che la mattina son sempre in ritardo. Credo che il ritardo mi mantenga in forma.

In più, a natale mi hanno regalato il bellissimo ‘The Velvet Underground: A New York Art’. Non una biografia, come quelle che si trovano nel solito reparto musica delle librerie, ma una monografia vera e propria con, tra l’altro, bellissime immagini e alcune interviste imperdibili a Lou Reed (consigliate soprattutto a chi ancora non conosce a memoria tutta la discografia dei Beatles, così magari fa in tempo a redimersi).

Ho visto anche un bellissimo concerto per pianoforte di Maurizio Baglini al teatro Rossini di Pesaro, musiche di Scarlatti, Debussy e Musorsgkij (in ordine di gradimento inverso). Se capita dalle vostre parti, andate a vederlo.

Invece EVOLUTION di Anthony Heinl (ex danzatore Momix) è stata una delusione su tutti fronti. Non vado oltre, perché è più bello dir bene che male.

Ah già, ho registrato il pezzo per il progetto Albanopumpkins, con largo anticipo sui tempi di realizzazione. E’ molto carino.
Ho anche comprato un crema di nocciole e cacao artigianale, di cui ora non ricordo il nome. Ma per voi è un bene che non lo ricordi, perché questa crema è un droga. E si sa che la droga fa male, soprattutto se è piena di burro di cacao.
Per il resto tutto bene.