Thursday 30 July 2009

Nothing to say but it’s ok

Dunque, il titolo in inglese perché mi serve una presentazione inglese e non ne ho. Così, preso atto del fatto che su di me non so cosa scrivere, ho deciso di non scrivere, appunto, nulla, e ne ho mutuata una (di presentazione) da un vecchio post in italiano. Però ho bisogno che mi dite cosa ne pensate e se non sia meglio una cosa standard tipo: sono nato quel giorno in quel luogo, a cinque anni pescavo carpe nel marzenego, a otto anni mi piaceva Clara e a lei Mirco, eccetera eccetera.

La faccio breve, eccola qua (si accettano consigli e/o aggiunte):

Here’s an abstract of a recent interview with Alberto Arcangeli
Interviewer: You look a bit puzzled, what happened to you?
Alberto: I am indie.
Interviewer: …
Alberto: You know, I woke up this morning and I was indie!
Interviewer: It doesn’t seem to be so bad.
Alberto: I don’t know, really. Yesterday all my troubles seemed so far away, and I never needed anybody's help in any way, or whatever, and know I’m indie… Oh my god, maybe it was something in the shepherd’s pie?!!
Interviewer: It seems quite possible. What are you going to do, now?
Alberto: Well, you know, I’m trying my hand hiding it under my V-neck sweater and button-down shirt, but it doesn’t seem to work… maybe I have to face the facts, I’m indie and there’s nothing else I can do.

Detto ciò, ho ricevuto un malloppo bellissimo, buonissimo e odorosissimo in cambio di Dreamsongs. E considerato che domenica mi sono arrampicato su un sentiero di santoreggia e ginepri, parte del contenuto del malloppo non poteva che meravigliarmi.

13 comments:

Anonymous said...

Interviewer: Do you think the musical world is ready for an indie artist like you? I mean... you sounds a little bit "vintage"...
Alberto: Mmmhhh, may be... but this is may way of being indie and i think it sounds good.
Interviewer: What's new about your future projects?
Alberto: I'm writing a bunch of new songs for my next cd.
Interviewer: Ok, anything more to say to your fans?
Alberto: I love you, but first let's eat!
Lo zio Frank

Molly Jones said...

non so perchè ma il termine santoreggia mi ha sempre fatto sbellicaare dalle risate!!!
:)))

alberto said...

ahahaha! Zio Frank, lo sapevo che facevo bene a interpellarti, io lo uso davvero adesso quel pezzetto, è perfetto!
L'unica cosa che tolgo è il "let's eat", non perchè non ci stia bene, ma perchè quando lo leggo mi viene sempre in mente un pezzo di Patty Smith in cui canta "let's eat" con un vocione da orca.. e non riesco che a leggerlo così. Mi impressiona! ahahah!

Molly Jones, più beatlesiana di così si muore.
Tuo Desmond.

balconaggio said...

ah però! invece a me viene in mente l'andiamo a mangiare con accento torinese pronunciato dagli ossiduri su X (in onore dell'omonimo dello zio)
e santoreggia potrebbe stare in una canzone di musica per bambini tipo "quel dì che avevo mal di panza" come sequel liberatorio in sacrestia...
la scemitudine qui da noi nel west ha un termine preciso per indicarla, ma non mi viene in mente... lo posterò a caso dove sarò quando mi tornerà alla memoria, risatine solo di h aspirate dietro la zampa di satanas (non so come si chiama in italiano il cane dei cartoons che vola su un aereo , il suo capo é un umano allampanato con baffettini alla mandrake e sono i cattivi)
hhhh, hhh, hhhh

Anonymous said...

Muttley (il cane), Dick Dastardly (il padrone).
Finiva sempre così: Dick: "Muuuttleyyy, fa qualcosaaaaa!!!"
Muttley: "Hhhi, hhhi, hhhi!"
(per la serie "La TV dei ragazzi)...
Lo zio Frank

alberto said...

Gli ossiduri, ho fatto un bel giro per capire il legame con lo Zio Frank!

Anonymous said...

Io comunque sono sempre per l'originale...
Lo zio Frank

alberto said...

Io non li ho mai sentiti, a dire il vero, è che una volta non ero molto indie... ahahaha!

Anonymous said...

Li ho sentiti per la prima volta dopo quanto hai scritto nel tuo post e devo dire che non mi entusiasmano.
A mio parere è più interessante il misconosciuto Sandro Oliva, lo Zappa "de noantri", che recupera lo spirito zappiano (ammette di copiarne stile e "giri", sembra quasi il clone del "maestro"...) per creare il suo genere demenziale.
Lo zio Frank
PS: a me poi sembra più zappiano Daniele Sepe...

alberto said...

Zio Frank, non era mica mia intenzione fare questo blog per mostrare la mia ignoranza!Solo che, cavolo, non ne conosco uno! Ora mi devo aggiornare, così almeno partecipo alle discussioni...

alberto said...

A proposito: ho inviato la presentazione in inglese, con anche la tua aggiunta all'intervista, e sembra abbia funzionato! Una webzine californiana si è mostrata molto interessata e... se son rose fioriranno (ok, questa sulle rose potevo risparmiartela... ahahaha).

Anonymous said...

In quanto ad ignoranza, lasciamo perdere, ogni giorno se ne scopre una nuova...
per dire io gli Zombies non li ho mai sentiti, così come i Moby Grape e tanti altri.
Cioè, magari di nome ed in fotografia, ma ascoltati mai, ed è grazie a questi scambi dialettico-digitali che si argina l'ignoranza e si migliora culturalmente.
Buoni... sogni californiani!
Lo zio Frank

alberto said...

dovevi far pari con quella sulle rose, eh?! :)